Monday, October 25, 2010

Artists we're taking with us: CLAUDIA GIANNULI

Claudia Giannuli. The “Nu Dolls” (as defined by Prof. Guido Corrazziari), childish and mature women at the same time, are completely white. Their candour and purity clash against an expressiveness that portraits deep loneliness, everyday-life drama, mourning. They are curved with soft lines, attractive. Their tales work just like sharp blades though, often being both ironic and dangerous. These dolls, for adults, defy our glance proudly. At times it feels like they make fun of us while at the same time being shameless, erotic, seductive and paradoxically naive. The sculptural groups consist mainly of two subjects. The male element has merely a token role, often represented by an animal (“Ops”) or by a premature or unwanted creature in utero (“Pop Up”), even crucified (“I love u”): the classical/traditional iconography of crucifixion is twisted- the screaming and lacerated Christ is completely subdued by a quivering Magdalena, who is both sadistic and wicked.

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Claudia Giannuli. Le “NU DOLLS” (come le ha definite il Prof. Guido Corraziari) un po’ bimbe un po’ donne mature ciniche e insolenti sono di un bianco assoluto. Il loro candore e la loro purezza lottano con un’ espressività che narra della solitudine profonda, della drammaticità dell’esistenza quotidiana, di lutti. Le loro forme sono così tondeggianti, morbide e attraenti eppure i loro racconti funzionano come delle lame affilate, spesso ironiche eppure pericolose. Queste bambole per adulti sfidano fiere il nostro sguardo e a tratti sembrano burlarsi di noi, senza pudori, erotiche, seduttrici ed innocenti allo stesso tempo. In tutti i gruppi scultorei, il più delle volte composti da due personaggi, l’elemento maschile è ridotto al ruolo di comparsa, rappresentato spesso da un animale (“Ops!), da una creatura ancora in grembo indesiderata o prematura (“PoP UP”), oppure come nel caso di “I love you” viene direttamente “messo In croce”. Una sorta di profano e quotidiano stravolgimento dell’iconografia classica della crocifissione, in cui il Cristo straziato e urlante è totalmente soggiogato da una Maddalena palpitante a tratti sadica a tratti perversa.

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