Monday, October 25, 2010

Artists we're taking with us: ELENA RAPA

Elena Rapa Elena Rapa was born in Fano in 1978. She lives and works in Milano. In the last ten years she has exhibited both in public (Città Sant'Angelo Museum in Pescara; SPAC Center of comtemporary arts in Pesaro-Urbino) and private spaces (group artshows in a number of italian art galleries).

Elena Rapa transposes on paper and canvas her personal and multicoloured imaginative world. She scratches with ink and acrylics the faces and the feelings of weird characters, funny animals that fill up a piebald and uncontaminated nature. Her illustrations tell about complicated stories, jazzy adult tales where joy, melancholy, fear and love can be found. In this so bizarre universe, made up with brilliant brush strokes, one upon the other, there's a recall to the art of Bosh, Goya and Grosz. Her gothic and ancestral settings, influenced by some retrò atmospheres are defined by strong and dark lines. Music, gaiety and oddities are the only weapons of these fancy fellows, to defeat their mocking fate.
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Elena Rapa Elena Rapa è nata a Fano nel 1978. Vive e lavora a Milano. Da circa 10 anni partecipa ad esposizioni sia in spazi pubblici, instaurando anche collaborazioni come per il Museo-Laboratorio di Città Sant‘Angelo (Pe) e lo SPAC-Centro d‘Arte Contemporanea della Provincia di Pesaro-Urbino, sia in spazi privati partecipando a collettive presso alcune gallerie italiane.

Elena Rapa trasporta su carta e su tela un personalissimo e variegato immaginario. Scalfisce con la china e con colore acrilico, i volti e le espressioni di personaggi bizzarri, animali buffi che si articolano in una natura incontaminata e variopinta. Sono illustrazioni che narrano storie complesse, racconti chiassosi per adulti dove si condensano emozioni come la gioia e la malinconia, la paura e l'amore. In questo universo bislacco realizzato con la sovrapposizione di pennellate magistralmente stese c'è spazio per i riferimenti alla pittura di Bosh, Goya e alle ciniche rappresentazioni di Grosz. Sono ambienti goticheggianti, ancestrali, che traggono ispirazioni da velate atmosfere retrò definite da linee spesse di colore scuro. Musica, allegria e stranezze diventono le uniche armi, di questi stravaganti figuri, per vincere le beffe di uno strano destino.

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